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P A G I N A

IL MIO CAMBIAMENTO

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Com’è tutto cambiato in breve tempo! Già, non è facile adattarsi ai cambiamenti in genere, figuriamoci di fronte a uno stravolgimento! E sono certa che, se tutto questo fosse successo tempo fa, mi sarei persa come si sono persi tanti.

Ora, nonostante tutto, sento di essere “presente” a questo cambiamento, pur con momenti di ribellione e di sgomento, pur con brutti pensieri che ogni tanto mi attaccano… io so di esserci.

E questo mi da la forza di proseguire in un’esperienza che non avrei mai immaginato di vivere.

E, quadrandomi bene, ciò che mi manca di più non sono né i viaggi né i ristoranti o gli svaghi in genere, no! ciò che mi manca è poter cominciare come prima.

L’uomo è nato per comunicare con i suoi simili, anche se l’unica cosa che ci rende simili… non la facciamo vivere.

Non siamo al mondo per stare da soli, eppure oggi quanta solitudine! Quante porte chiuse! Chiuse di gesti, di sentimenti, di parole non dette, oppure “urlate” per disperazione, per rabbia, per paura, o per provocare, per infierire con arroganza su chi non la pensa come noi. E allora ecco che il silenzio è diventato il compagino delle mie giornate. Ma questo di oggi è molto lontano dal silenzio di solitudine di un tempo, quello di oggi è un silenzio che accompagna il mio fare, un silenzio a cui sono presente, a volte un dialogo con me stessa. E questo è il “mio” cambiamento.

Tengo tante cose nel cuore se penso a tutto il silenzio che ho vissuto con solitudine. E tengo tante cose nella memoria legate a quella solitudine, la solitudine dolorosa del “non essere”, quando si vive la vita senza esserci.

Ricordo da bambina quel senso di impedimento quando dovevo parlare, quando mi dovevo esprimere e le parole non uscivano.

È difficile comunicare quando hai paura, quando non conosci nulla di te, di ciò che hai dentro. “Questa” era la mia solitudine.  Solo dopo, grazie alla scuola, ho scoperto che c’era un modo per parlare senza essere interrotta da nessuno, ed era quello di parlare “con la penna”. I temi in classe diventavano un’occasione, il momento più bello! Lì potevo parlare e descrivere tutto ciò che mi sgorgava da dentro e che a voce non sarei mai stata in grado di esprimere. Lì mi sentivo libera.

Nell’espressione orale invece ho continuato ad avere ancora qualche problema per un po’. Fino a quando un bel giorno, grazie al nostro lavoro di Ricerca Interiore, … e mai definizione fu più azzeccata! Grazie ai frutti di questo lavoro ho scoperto che l’Amore è per me l’ammorbidente per comunicare, e ora è un piacere: la cordialità nel donare o nel chiedere attenzione, imparare ad ascoltare, a volte penso sia più importante che parlare io stessa.

Mi manca molto tutto questo, stiamo vivendo un isolamento poco umano. Non possiamo continuare ad allontanarci l’uno dall’altro, ignorandoci e rinunciando all’esperienza bella del comunicare, del far vivere l’amicizia e la condivisione.

Lo so, sarà difficile che tutto torni come prima…. Ma io voglio continuare ad esserci.

 

R.M.

N.ro:     1
Anno:  21
Data: 2021.03.16