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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 5 - anno 3° - Maggio 2005

PAGINA 4

  "Non è facile distinguere chi è pazzo e chi no.   
Dio ci protegga dall'essere smascherati!"   
Knut Hamsun

 

Ve lo dico io...

L'uomo ha di nuovo bisogno del suo Circo Massimo! 
Vuole di nuovo vedere il sangue scorrere nell'arena! 
Vuole vedere la gente uccidersi, vuole uccidere!
Non gli basta più vedere una partita di calcio: nel campo vuole vedere i gladiatori non i calciatori! 
Non gli basta più gridare la parola "goollll!!! 
Vuole gridare "uccidilo"! "a morte!
Vorrebbe dagli spalti sparare non all'uccellino di Del Piero ma a Del Piero stesso e ai suoi compagni.
Vorrebbe che si spaccassero la tibia, si prendessero a calci in faccia, che si mandassero all'ospedale in barella! 
Vorrebbe che si accoltellassero!
E la violenza creata dalla mente in confusione arma la mano all'uomo: vorresti uccidere il tuo vicino di casa, l'automobilista che ti taglia la strada! 
Una volta dicevi "ma vaff....." adesso vuoi mozzargli la testa per brandirla in pubblico come trofeo.
Ma cosa diavolo ci sta succedendo? 
Di chi la colpa di questa sete di violenza? 
Ve lo dico io: sesso non vissuto, una certa televisione e telefonino.

Piero Cavallo

 

 

Ero davanti a lui...
solo ora comprendo

Quando morì mio padre, io ero davanti a lui...
Ricordo bene quel momento, quelle sensazioni, quel dolore che ti chiude la gola e non ti fa dire una parola...
Quella consapevolezza per entrambi del distacco...
Ricordo il suo ultimo sguardo... il suo cenno del capo a voler dire "è ora"... la presenza di mia madre... la mia successiva freddezza dinanzi a quel corpo marmoreo senza vita...
Adesso mi riprendo quei miei stati d'animo, adesso dopo tanti anni li rivivo nella loro grandezza, nella loro spiritualità, nel mio dolore... 
Adesso li comprendo ...
Adesso ho la capacità di allargare il campo visivo della mente, di vedere la parte celata nella mia memoria, quelle immagini messe da parte come un ritaglio insignificante di un film...
Adesso riesco a vederlo il giorno prima... all'ospedale...
In salute, mentre si tacchinava con battute spiritose una bella infermiera...
Se ne andò, spero, con quella visione quasi per rendere meno duro il trapasso...
Gli dovevano piacere le donne... ma era un timido e quindi penso le visse anzi non le visse se non con il pensiero, d'altronde Bacco non ammette tradimenti...
Ma inconsciamente, da tempo. aveva lasciato il testimone all'unica persona che avrebbe potuto raccoglierlo...
Un bambino che lo guardava disegnare sul tavolo del tinello. 
Non ho mai scritto niente, non ho mai letto un libro, non ho mai vissuto un viaggio ma non sono stato 50 anni nella naftalina! 
Ho fatto vivere quel cuore che adesso scrive!

P. C.

 

 

Storia

La storia, le storie, i periodi, i tempi.
Per ogni tempo e per ogni periodo l'Uomo ha vissuto evoluzioni diverse, più o meno belle o più o meno feroci e drammatiche.
Solo all'inizio della nascita dell'uomo i tempi erano Paradisi e gli anni erano eternamente più lunghi.
Matusalemme ad esempio visse "969 anni" e come mai noi non arriviamo ad età così lunghe??
Da cosa è scaturito il tempo?
Ho compreso che non siamo per niente presenti alla vita e alla Creazione Divina, tranne che per qualche istante della giornata.
I nostri primi Avi (cioè noi) tanto erano più vicini a Dio e ne vivevano pienamente i tempi e tanto è stata più lunga la loro vita.
La nostra evoluzione ci ha portato sempre più lontano da Dio e queste sono le conseguenze.

Generosa

 

L'invidia distrugge

Ogni parola detta per invidia distrugge, ogni pensiero di invidia distrugge, toglie energia, tronca ogni spinta di creatività, di entusiasmo, di gioia per qualcosa di buono, che si è pensato di fare. 
Quante volte ho parlato con la voce dell'invidia, della mia invidia fatta di ignoranza, perché nel racconto di qualcuno, c'erano entusiasmo e voglia di fare, ed io con le mie parole, ferivo e basta, non incoraggiavo, non apprezzavo, non amavo.
Mi arrabbiavo e basta, perché per la mia frustrazione, invidiavo. 
Che brava e bella cretina, ignorante ed invidiosa, pronta solo a ferire.
Mi rendo conto di aver quasi sempre fatto così.
Ora basta, le cose voglio farle io, voglio vivere i miei sogni ed i miei progetti, come riesco e come posso, e nel mio timore di svelarli, c'è nella mia memoria, l'invidia che provavo per le gioie degli altri, ed ora anche io ho il timore di ricevere parole di invidia che mi possano ferire.
Ma che importa, ora so che quelle parole non mi feriranno più.

Gabriella

 

 

Chiude le porte a te stesso

Invidia - Guardare - Analizzare - Non volere che l'altro sia più di te = Invidia = Potere.
Ti senti inferiore perché non guardi le cose belle che hai dentro di te, guardi fuori.
Ti perdi nel guardare, perdi tempo prezioso, momenti unici in cui non c'è bisogno di potere, non ti serve nulla, solo vivere e assaporare.
Capire il perché, capire il meccanismo, vedere la tua invidia, vedere che nasce anche se vuoi bene alla persona, nasce solo perché non vuoi bene a te stesso.
Metti sul piedistallo altre persone e non te - Non ti riconosci - Non apprezzi quello che sei, allora cadi nell'invidia, non vedi la meraviglia del tuo essere, del tuo poter vivere, chiudi le porte a te stesso e crei distacco con gli altri, subentra il giudizio, il non rispetto, il non scambio, il non amore, il non condividere.
Queste sono tutte conseguenze di non vedere ciò che si è, e del non vivere se stessi e del giudicarsi e obbligarsi a recitare dei personaggi e del voler essere a tutti i costi quello che non si è.

Morena

 

 

Ero cieca

Trasformazioni di me, in tutto, un gusto delle belle cose e sentimenti nuovi mai provati.
Non vorrei tornare indietro negli anni neanche per un attimo. 
Anche se i miei occhi fisici ci vedevano meglio, ero cieca!

Luigina

 

 

Dipende da me

Felicità a portata di mano, dipende da me, pensieri costruttivi, pensieri distruttivi fuorvianti, entrare ed uscire dalle aspettative, dipende da me.
Basta osservare il pensiero, vedere se mi prende e dove mi porta.
Crescere nell'osservare, soluzione di tranquillità.
Vivere pacifico, inoltrare ciò che sento, sondare il mio modo di essere, il mio modo di esprimermi.
Possibilità infinite di migliorare, mille sfaccettature da livellare.
E' tutto più semplice di ciò che sembra, dipende dal valore che diamo al condizionamento, ci costruiamo sopra un mondo che non esiste fatto di aspettative e orgoglio che scatena una reazione a catena che condiziona la nostra vita e di conseguenza si riflette sulla vita degli altri.
Uscire fuori da questi modi di pensare costruiti che celano la verità, la semplicità della vita.

Morena

 

La violetta

In certi periodi le giornate mi appaiono tutte uguali, stessi problemi, stesse cose di sempre e così diventa una giornata pesante, fatta di malumori e di tristezza, in pratica non sono presente con me stessa e tutto ciò che mi è attorno ne condiziona l'andamento.
Ma una semplice violetta, l'altro giorno ha fatto sì che la giornata fosse diversa.
Era lì nascosta tra le sue foglie, l'ho vista, l'ho raccolta, l'ho annusata e mi ha regalato il suo profumo inconfondibile, il suo colore unico e mi sono detta: "chissà se è invidiosa degli altri fiori che gli sono accanto?".
Ho pensato che di nessun altro fiore può essere invidiosa, perché lei la piccola violetta è forte, resiste al vento, al gelo dell'inverno, ed è una delle prime che risorge alla Primavera, le sue radici sono resistenti e profonde.
La mia invidia invece, (e ormai la vedo) è un po' più radicata e fa fatica a venir via, che stupida che sono!!...
L'invidia sono i nostri desideri non realizzati e creano sofferenza.

Generosa

 

 

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