Ego Filosofia:
HOME
IL GIORNALE EGO

leggi il giornale EGO:
numero ZERO

2003:
numero 1
numero 2
numero 3-4
numero 5-6-7
numero 8

2004:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4
numero 5-6-7
numero 8-9-10-11
numero 12

2005:
numero 1-2
numero 3
numero 4
numero 5
numero 6-7-8-9
numero 10
numero 11
numero 12

2006:
numero 2
numero 3
numero 4-5
numero 6-7-8-9
numero 10-11
numero 12 

2007:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4-5-6-7
numero 9-10-11
numero 12

2008:
numero 1
numero 2-3
numero 4-5-6
numero 7

2009:
numero 1
numero 2-8
numero 9

2010:
numero 10

2011:
numero 1
numero 2

2012:
numero 1

2013:
numero 1
numero 2
numero 3

2014:
numero 1
numero 2
numero 3

2015:
numero 1
numero 2
numero 3

2016:
numero 1

2017:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4

2018:
numero 1
numero 2

2019:
numero 1
numero 2
numero 3

2020:
numero 1
numero 2
numero 3

 

Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 1 - anno 13° - Marzo 2014

PAGINA 1

   "Imparerai a tue spese che sul lungo tragitto della vita   
incontrerai tante maschere e pochi volti" 

Pirandello

Il "possesso" rallenta l'evoluzione

di Carla Orfano De Rolandis

Analizziamo da molti anni il “possesso”. 
Certo, è bello e giusto godere ciò che si è conquistato, ciò che in una esistenza la persona ha saputo creare, o costruire attraverso le proprie capacità, come potrebbe essere la casa; soddisfatti del proprio denaro, messo da parte per le proprie necessità. 
Essere felici del proprio lavoro. 
Nella nostra “Associazione Ego” si lavora molto nel comprendere quanto sia importante aiutare a far prendere coscienza delle capacità che ogni persona ha in se stessa. E’ a tal proposito che Socrate disse conosci te stesso. Socrate sapeva bene quanto fosse importante conoscere se stessi: nel bene e nel male. L’uomo deve riconoscersi nella sua totalità.
Dico sempre: va bene dare un piatto di minestra a chi è affamato, ma il giorno dopo ? La persona avrà nuovamente fame, e necessità di cibo per vivere. Siamo sempre allo stesso punto.
Per me è fondamentale far prendere coscienza alle persone, perché ognuno può farcela da solo, e l’uomo non dovrebbe chiedere l’elemosina. 
Deve essere umiliante il “chiedere”, e sentirsi smarrito, senza un domani senza casa, dormire al freddo… non è umano!
Va bene aiutare in questo senso, ma l’aiuto urgente è sostenere le persone a crescere nella coscienza per eliminare questi dolori. Cioè, esprimere se stessi, sentirsi capaci di autonomia, vivere da esseri umani con una soddisfazione interiore che sa guardare avanti per un futuro sempre migliore. 
Quando nei Vangeli si dice “dare da bere agli assetati, e dar da mangiare agli affamati” molti sono ancora fermi all’interpretazione letterale di queste frasi e vissute così non permettono la crescita di coscienza che renderebbe l’uomo più libero ed evoluto.
Ogni uomo sulla terra sogna la felicità eterna, l’amore eterno, un qualche cosa che non si interrompe mai, che sia per sempre la felicità. Da dove arriva questa sete di pace, di beatitudine? E’ la parte nascosta di cui l’uomo non è ancora cosciente ed attende il proprio riconoscimento. Coscienza = evoluzione. Gesù aveva la coscienza illuminata. 
Questa è la sete che ogni cuore sente il bisogno di realizzare. Non è l’acqua di bottiglia (che ci toglie la sete del corpo ) e che invece in natura ci è stata donata dal cielo. Fra un po’ pagheremo pure l’aria che respiriamo! L’uomo, o perché non può o perché è avido, rovina il giusto equilibrio di crescita. Sarebbe bello se ogni uomo fosse soddisfatto di ciò che ha realizzato. Ma non sempre è così. 
Il possesso è un aspetto molto negativo per chi lo prova. Ed è così che nascono le dispute e le guerre. 
Facciamo un esempio reale. (Tengo precisare che questo esempio nasce come riflessione da anni di lavoro, attraverso la sincerità di chi ha voluto vivere meglio la propria esistenza. L’esempio può essere sia al femminile che al maschile). 
“Quanto amo questo uomo!” dice Maria Luisa. E… con il tempo Maria Luisa prende coscienza che ama la grande auto, i soldi, i viaggi e tutto ciò che “lui” possiede. Alla mia domanda: “Se “lui” non avesse tutto ciò, tu lo ameresti?” La risposta arriva dopo un lungo silenzio. “Lui” … non c’è! Da quell’istante Maria Luisa, ha cambiato espressione, ha fatto vivere “Lui”. E’ entrato nella sua memoria, attraverso la coscienza non come oggetto, ma come essere umano. 
Con questo esempio viene chiaro il senso di possesso. Vogliamo ciò che hanno gli altri, e questo viene scambiato per “amore”. Questo meccanismo è applicabile a qualsiasi aspetto della vita. 
E’ chiaro che a braccetto del possesso ci sta bene l’invidia. E perché no? Anche l’aspetto di ladroneria. Tanti valori stanno scomparendo. Altro esempio: quando si ricordava un defunto ci si alzava in piedi per un minuto di silenzio. Oggi vengono uccisi bambini, donne, ragazzi e sembra che ci stiamo abituando a queste atrocità. Le ascoltiamo dai Telegiornali… 
Altro che stare in piedi, ed in silenzio riflettere che dobbiamo cambiare ottica. 
Si è perso il vero significato dell’evoluzione che porterebbe amore, giustizia e serenità. Vivere i valori del cuore. 
Continuo a ripetere da sempre che siamo ancora nel regno animale. 
Noi di “Ego” di fronte ai tre regni, che rappresentano l’evoluzione di questa terra, minerale, vegetale ed animale. Vogliamo dare riconoscimento al Regno dell’Uomo Umano. Ci inchiniamo alle meraviglie del Creatore. 

 

 

E G O
Centro Culturale di Ricerca Filosofica

via Reano 1/bis - 10141  Torino
tel. e fax +39 011 3853793 
e-mail  ego@egofilosofia.it 

- Ego ©2002-2020

torna alla home page

sali ad inizio pagina