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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 2 - anno 2° - Febbraio 2004

PAGINA 2

"Solamente i grandi uomini possono avere grandi difetti"
La Rochefoucauld 

 

Bianco e Nero 
Nei meandri della memoria

Fuori nevica, la neve è bianca, la neve è soffice, è il ritorno al bianco e nero (Lascia o raddoppia - Stanlio e Ollio).
Chiudo gli occhi e sono nella steppa:
l'alpino sta morendo, migliaia di alpini stanno morendo sotto la neve, quella neve che è uguale a quella di casa sua, questa neve straniera che accompagna la sua agonia con la sua unica presenza, con il candore della sua purezza. 
L'alpino piange pensando alla famiglia che non vedrà più; le sue lacrime solcano il viso e con la neve gli entra in bocca il gusto del sale. .
L'uomo muore per gli stenti e il freddo nell'abbraccio virtuale con la mamma e con la figura del figlio che non crescerà.
Il mio cuore piange, i miei occhi piangono pensando a tutti quei giovani… per me è un attimo di grande commozione.
E' un attimo perché poi ritorno alle cretinate di tutti i giorni: penso al mio vicino di casa (il solito): che sia rimasto anche lui sotto la neve? 
In quel momento si spalanca il cancello del cortile e appare lui: Matrix! 
Peccato lo avrei visto bene in un fossato coperto di neve con la sua boria.
Eppure anche lui ha un cuore: peccato che non sia degli alpini.
Ho riletto molte volte questo mio scritto e tutte le volte che lo leggo non riesco a trattenere le lacrime. 
Alpini del Don, fanti di Cefalonia il vostro sacrificio lo porto nel mio cuore!

Piero Cavallo

neve

 

Guardiamo sempre altrove

Riconoscere me, la mia realtà, il mio fare. 
E' un vero peccato: non me ne sono mai resa conto veramente, guardavo solo fuori quel che non c'è.
Vedevo tutto bello, meglio di me; miti innalzati ed io piccola, che non ero mai all'altezza loro.
Madri perfette, perfetti figli, caldi abbracci, tutto efficiente al massimo ed io?
Io lì, una poveretta che guarda e che non è ed a un tratto tutto crolla intorno, i miti si fanno a pezzi come la statua di Saddam caduta in questi giorni.
Allora che cosa ho invidiato mai io se non la mia fantasia, il mio inganno nel vedere quel che non c'è? 
E quanto ho sofferto in una corsa in cui mi sentivo sempre l'ultima?
E tutto questo per una cosa che non esiste se non nella mia fantasia! 
L'erba del vicino è sempre più verde, ma è meglio che io guardi di più il mio orticello con delle belle file di insalata verde e appetitosa, che quello degli altri magari non c'è!
...E che lo innaffi e lo concimi, sempre perché dia buon frutto e non solo insalata, ma anche pomodori, cavoli, peperoni, con tanto amore!

Luigina

 

 

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