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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 10 - anno 3° - Ottobre 2005

PAGINA 6

  "Tutta l'infelicità degli uomini deriva da una cosa sola:   
dal non sapersene stare tranquilli in una stanza"  
Blaise Pascal

 

   PRESA DI COSCIENZA   

Esiste pure l'altro...

L'ignoranza totale di me,
l'ignoranza di chi sono, di cosa dico,
di come mi comporto.
Mi sono accorta solo ieri sera, di come parlo
in certe situazioni, di come aggredisco,
di come sono arrogante, di come ferisco
chi mi sta parlando, anche solo normalmente
di quello che pensa.
Ed io arrogante zittisco, mi sento infastidita,
non voglio ascoltare, perché ho la presunzione
di sapere già cosa mi deve raccontare l'altra persona.
Ma chi mi credo di essere?
Eppure è la stessa cosa che mi infastidisce
di chi mi sta accanto, della persona a me più cara,
convinta come sono, di essere in grado di ascoltare.
Invece non solo non riesco ad ascoltare gli altri,
ma non riesco nemmeno a stare zitta, 
convinta come sono di avere sempre ragione, 
di essere sempre nel giusto.
Ed invece vivo nella "mia" ignoranza, con gli occhi
e le orecchie chiuse dalla mia presunzione.
I miei sensi sono chiusi dalla mia ignoranza,
dai miei condizionamenti, che mi hanno portato
ad essere così.
Solo adesso a 39 anni mi accorgo di come ho sempre parlato, 
a chi mista vicino, di quanto sono stata
perdonata per la mia aggressività, e di quanto io non
abbia perdonato lui per i suoi limiti, per i suoi difetti.
E perché pretendo che i miei siano accettati?
Autentica ignorante......... ora mi viene da piangere,
mi sento cattiva, vorrei tornare indietro per riparare
i danni fatti.
Lo sai che indietro non si può tornare, guarda avanti
nel tuo specchio, e prova a non condannarti;
ma ora provo tristezza, e chissà quanto dolore
ho provocato a chi mi ama di più, a chi mi ha sempre
accettata così, ignorante come sono, ora piango,
sono molto triste ....................
Questo per me è un miracolo, i miracoli accadono veramente!

Gabriella

 

 

Fai un danno

Quanti danni si fanno nell'ignoranza,
ma non te ne accorgi neanche,
è senza cattiva intenzione, anzi magari
ci metti anche la buona volontà.
Ma sei ignorante, sei incosciente, e ti muovi
come un elefante in un negozio di cristalli,
e fai danno e non te ne accorgi......
E quando ti sei accorta, ormai di cristalli
ne hai rotti molti,
vorresti recuperare i cocci riattaccare i pezzetti,
ma non ci riesci.
Indietro non torni,
non si può ricostruire il passato,
ma il presente sì, e allora perché ti vuoi fermare?
E' ora di lavorare,
e prima o poi agirai con più delicatezza,
e i cocci saranno sempre di meno.

Gabriella

 

 

Messaggio d'amore

Che ci sei.......
che ci sei , che sei lì e mi guardi con i tuoi occhi scuri
e profondi, che mi perdo nei tuoi occhi
quelli che mi hanno guardato dentro,
come io non so fare.
Che mi hanno scavato dentro.......
Il tuo sguardo d'acciaio,
a volte severo, a volte dolcissimo.....
con amore, sempre con amore,
ti sei seduta a fianco a me
e mai un gradino più in alto di me,
mi hai preso la mano e non l'hai più lasciata.
Hai pianto con me, hai gioito con me,
hai perdonato gli errori che io non riesco a perdonarmi,
sempre con amore......
che lo sai come è difficile vivere,
che conosci il dolore, l'amarezza, la tristezza.
Che quando mi sono seduta
hai fatto in modo che mi rialzassi
e continuassi il cammino.....
Il cammino, il cammino.....
Solo Dio sa che benedizione è
incontrare un Maestro nella vita,
un cuore grande che ti accoglie,
e che ti fa' sentire il suo calore, anche se sei lontano.
Il calore dell'Amore per le miserie dell'uomo,
che deve imparare a rinascere, a ritrovarsi,
e a risorgere.

    (dedicato a chi mi aiuta a comprendere)

Gabriella

 

Aspettare dagli altri

Il movimento crea altro movimento.
Se stai ferma questo non accade. Non lo conosci. E richiudi sempre di più. Non conosci e ti chiudi. E stai ferma. Ti aspetti dagli altri. La soluzione dagli altri. Aspetti e sei ferma. Non te ne accorgi neanche. E tu non conosci.
Conosce chi fa. Se aspetti non cresci. Ti spegni e mandi a monte il progetto di essere umano. Sei tu che freni la tua evoluzione e aspetti alla fermata un pullman che non arriva. E’ meglio incamminarsi a piedi, così vedi quello che c’è intorno a te e ti muovi, smuovi qualcosa dentro.
Energie sopite che cercano l’artista che le spanda sulla tela della vita. Ci sono. Peccato non riconoscerle, non dare loro un’espressione. Pigrizia genera altra pigrizia e spentume.
Identità da ritrovare. Identità da esprimere. Identità che urge.
Farla uscire, come è giusto che sia, togliendomi di dosso una vita che non mi appartiene, che non sento più di vivere, che non mi fa bene, che mi arreca solo danno. Aspettarsi dagli altri è solo un inganno. E tu sei ferma. Non ti da espansione. Non ti da apertura, ti toglie la grinta.
Tutte cose che servono integre per me. Non le voglio sprecare.

Stefania Pomi

 

               

 

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