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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 1-2 - anno 3° - Gennaio-Febbraio 2005

PAGINA 1

"Datemi della materia, ed io vi creerò tutti i mondi che volete"
Emanuel Kant

 

La memoria di tutti gli uomini del pianeta si è riempita di un'onda omicida.
Oggi è pressoché impossibile guardare il mare e non essere invasi da un pensiero di timore. 
L'onda! 
La vediamo che copre la spiaggia, e trascina con sé ogni cosa: case piante, persone…
Abbiamo visto occhi pieno di sgomento, con espressione di terrore, occhi di bambini, giovani, vecchi.
Un'onda che portava la devastazione lasciando dietro di sé macerie, quasi a mutilare il senso della vita.
Una forza tremenda!
Tutto il mondo ha visto attraverso la Tv tanto dolore, e quelle scene sono entrate in noi e fanno ormai parte della nostra esistenza.
"Tsunami" è il nome che racchiude in sintesi tanta disperazione, smarrimento, ed ogni volta che lo sentiamo nominare la nostra memoria ci ripropone il filmato di ciò che abbiamo visto, con tutte le sensazioni che ognuno ha provato ed archiviato nella propria memoria.
E lì rimangono, a far parte di noi.
La nostra memoria è la nostra storia, è il nostro vissuto, è il nastro inciso di tutto ciò che abbiamo vissuto.
Per molto tempo chi guarderà il mare, senza rendersene conto, risveglierà "Tsunami", perché la memoria ha registrato l'equazione "mare +onda = tsunami" e tutte le sensazioni annesse.
Per fortuna che la vita è movimento, e la pagina la si gira abbastanza volentieri specialmente quando è dolorosa e si tende a considerarla come se l'accaduto fosse stato un brutto sogno.
Questi cataclismi devono farci riflettere!
Ciò che accade all'esterno di noi, è sempre un riflesso di ciò che siamo nel nostro interno. Chi di noi, se vuol essere sincero con se stesso, non vede un piccolo o grande tsunami ?
Riusciamo a scrutare il riflesso di quell'onda esterna in noi? 
Cioè: osservare se nel corso delle nostre giornate siamo travolti da un maremoto e quante volte esso ci assale, o ci sta per sommergere, oppure vorremmo ledere la tranquillità altrui?
La violenza che esce da molti e trafigge con onde di parole e di crudeltà! 
Come mai quell'onda del mare ci ha colpito tanto? 
Perché è stata molto devastante anche se, per fortuna, accade molto di rado. 
Lo tsunami all'interno di noi è ormai giornaliero e non si pensa quasi più a come fare per soccorrerlo.

Carla Orfano

 

La filosofia in tutte le scuole, era ora!

Il Governo ha sentenziato l'obbligo dello studio della filosofia in tutte le scuole d'Italia. L'iniziativa è di grande valore, come afferma il prof. Armando Girotti che da tempo sollecitava tale necessità. Nel prossimo numero di Ego proporremo ai nostri lettori le motivazioni sostenute dal prof. Girotti, noto professore di Brescia ed autore di parecchi libri scolastici di Filosofia", sull'importanza di tale disciplina scolastica, necessaria per un maggiore sviluppo di conoscenza. A tal proposito lo stesso prof. Girotti ricorda come in passato l'insegnamento della matematica nelle aule non trovò alcuna opposizione, mentre per la filosofia il cammino è stato più difficoltoso. 
"
Come mai?" si è domandato Armando Girotti.
Gli fu risposto: "
Perché la filosofia è molto difficile".
Spiega il professore: "
Questa risposta mi ha condotto a riflettere. Il fatto è che siamo lontani mille miglia dall'aver adeguatamente percepito che cosa significhi insegnare filosofia; evidentemente di questa disciplina non si è colto il vero animo. Forse la causa di ciò va imputata ai vecchi programmi ministeriali, per quanto l'hanno fatta cogliere al pubblico non specializzato come una tiritera di nomi, relegati all'interno della cronologia storica, quasi si dovessero preparare degli eruditi in questo campo. Non mi si fraintenda, non ho nulla contro la storia della filosofia, e chi mi conosce sa bene che spesso l'ho difesa dagli attacchi di chi la voleva affossare, ma non si scambi storicità o contestualizzazione storica con cronologia; quest'ultima non può conglobare in sé la vastità delle interpretazioni che possono essere date al lemma 'filosofia' ".

Nicola Cerruti

 

 

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