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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 4-5-6-7 - anno 5° - Aprile-Maggio-Giugno-Luglio 2007

PAGINA 7

   "La salute è quella cosa che ti fa sentire
   che la stagione in cui ti trovi in quel momento è la più bella dell'anno"   
Lao Tze

 

 

     LA VOCE DEI LETTORI    

  

Gentile Ego seguo le tue pubblicazioni con interesse, ed a scuola (liceo) molte volte discutiamo sulle tematiche che vengono presentate su Ego, specialmente per quanto riguarda l’attuale questione morale, vale a dire i cambiamenti sociali del comportamento, della permissività, dei sentimenti, delle condanne, del senso della democrazia. 
Il nocciolo della filosofia moderna.
Mi permetto pertanto di inviarvi questa mia riflessione.



Svestirsi davanti a milioni di telespettatori è schiavitù.
Libertà non è svestirsi.

Cos’è il corpo?
Fin dall’ antichità i filosofi si domandarono che cosa fosse il corpo e che legame avesse con la mente, le emozioni e le sensazioni.
Mente e corpo non sono concetti semplici da spiegare;cosa rappresentano in realtà queste due entità?
Platone avrebbe certamente affermato che il corpo è la tomba dell’anima che in seguito alla sua caduta dall’iperuranio è costretta a vivere imprigionata in esso; in Grecia quello del corpo è un vero e proprio culto:statue perfette ed in proporzione vengono scolpite da artisti in cerca non tanto della celebrazione dei vincitori,quanto dell’ideale di corpo. 
Canoni prestabiliti consentono di originare uomini perfetti, divini. Chi, davanti al discobolo di Mirone, non rimarrebbe estasiato nell’osservare quel giovane nell’atto di lanciare il disco? Il suo corpo raggiunge la massima tensione, ogni suo nervo è partecipe di tale movimento, compie un’ ineccepibile torsione tanto da sembrare reale, vivo, presente. Ma non è così. E’ una statua e, come tale, è finta, lontana dalla realtà, è ideale, sogno. L’uomo non è così, il suo corpo non rispetta dei canoni, non è perfetto, non è sempre bello.
Nel periodo cristiano il corpo deve espiare i peccati dell’anima,è flagellato fustigato è oggetto di mortificazione.
Nell’800 il canone femminile impone la magrezza:la donna ideale è pallida e stretta in rigidi corsetti, l’ossessione per la silhouette ritorna ai giorni nostri: icone da passerella, come Kate Moss, sfilano mostrando fieramente il proprio corpo martoriato da una vita smodata, da problemi che l’ affliggono e che vengono vissuti da giornali e riviste come un gioco, diventando semplice divertimento agli occhi delle adolescenti: ossia ragazze in cerca di una strada, di un loro perché: e troppo immature per decidere,troppo deboli per evitare. Il corpo è un oggetto, lo specchio e nel contempo il peggiore e il migliore amico. La bilancia diventa una fedele compagna.
E’ agghiacciante ascoltare le conversazioni di alcune ragazze,obbiettivi sogni desideri si limitano al trasformarsi in velina o letterina. Sbagliato sarebbe giudicare le giovani che intraprendono questa carriera, alcune hanno o stanno studiando,ma è totalmente lecito giudicare la figura che esse rappresentano.
La mortificazione del corpo, che diventa denaro, vende e si vende, compra e si fa comprare.
E, nella lotta per l’autocompiacimento, si distrugge, si elimina e perde di valore.
Il corpo si ammala e più diventa debole più ci si rende conto di quanto non sia così invincibile, così perfetto e vicino all’ideale e si comincia a comprendere che si odia quel corpo: si odia noi stessi e chi ci sta intorno , ed anche chi razionalmente ci dice che le cose che contano sono altre e che è su quelle che dovremmo concentrarci.
Una volta entrati nell’ottica del corpo come ossessione è difficile tornare indietro,si preferisce dare la colpa al sistema, alle ragazze dalle mini gonne e dai tacchi alti in tv,piuttosto che ammettere di essere noi la fonte dei nostri problemi. 
Ci si sofferma a discutere sul dissidio alimentato dal corpo delle donne tra islam e occidente: “L’islam lo asservisce occultandolo, l’occidente lo umilia denudandolo”. 
Chi siano le donne veramente libere è difficile da determinare.
Libertà non è svestirsi davanti a milioni di telespettatori, il fatto che nessuno impedisca di agire in questo modo non rende lecita l’azione stessa.
E’ proprio alla base di questo dibattito sul corpo sta l’incolmabile insoddisfazione delle persone alla continua ricerca della felicità; ma nel momento in cui ci si rende conto che essa vive nelle emozioni di ogni giorno, nella bellezza di “sporcarsi le mani” e di combattere per raggiungere i propri obbiettivi, le nostre certezze crollano.
Dopo aver lottato tutta la vita contro i nostri fantasmi personali, come Don Chiscotte contro i mulini a vento, siamo giunti alla meta, la magrezza sperata, l’ideale di bellezza; increduli perché consapevoli di aver combattuto contro il nulla, ma soprattutto sconfitti perché anche il nulla è riuscito a vincerci senza donarci la benché minima felicità.

Mizar Forioso, Torino (15 anni)

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Ciao Papà
La tua presenza è stata importante.
Per noi e la nostra famiglia.
Ci hai aiutato nei momenti difficili.
A superare le difficoltà della vita quotidiana.
Il nostro pensiero è di starti vicino sempre.
Affinché tu sia sempre con noi cercheremo.
Di aiutarti e di portarti vicino nei nostri cuori e nella nostra anima.
Il tuo conforto e la tua presenza sia sempre con noi.

Giancarlo, Mamma, Rosy, Emanuele

 

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