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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 14 - anno 4° - Febbraio 2006

PAGINA 1

"Tutto è più semplice di quanto pensi 
  ed allo stesso tempo più complesso di quanto immagini"  
Goethe

 

Il rispetto è amore 

Joaquin Navarro Valls, è stato ospite di Torino per ritirare il Premio Nazionale come direttore dell’Ufficio Stampa della Santa Sede. 
E’ stato accolto al Circolo Ufficiali di corso Vinzaglio, nella “Sala della Scherma” gremita al massimo di autorità e rappresentanze d’Arma. 
Ai molti giornalisti presenti, ha ribadito l’importanza di riportare sempre la verità, di non aggiungere proprie interpretazioni in merito a ciò che si scrive. 
Una mala informazione infatti reca danno e produce confusione.
Lo stesso argomento è stato ribadito dall’arcivescovo Severino Poletto, nel corso di un incontro avvenuto il 21 gennaio scorso coi giornalisti dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana). “
E’ essenziale che gli operatori dei media – ha detto il cardinale – siano sempre obiettivi, rispettando il messaggio nella sua integrità originale. Stravolgere i concetti crea pericolosi equivoci e confusione”.
Dire la verità è molto importante, perché si rimane nell’armonia con se stessi e con gli altri, ma come tutte le cose, dire la verità è una conquista individuale, perché, per poterla esprimere è necessario prima aver compreso il danno o il dolore che crea la “non verità”.
Bisogna aver percorso la conoscenza del rispetto: quando c’è rispetto c’è amore, una persona che ama non mente mai. Vive nell’onda della verità.
La vita è amore, e l’uomo riesce con la menzogna creata da se stesso a toglierne la radiosità.
Purtroppo chi legge un giornale si identifica in ciò che legge e pensa che sia verità. 
Leggiamo a volte una verità soggettiva, interpretata, e chi l’ha letta la manda nella memoria come tale.
Il Santo Padre papa Ratzinger, parla molto in questo periodo di dire la verità. 
Se una persona comprendesse quanto sia importante essere sinceri non si allontanerebbe mai da essa. 
Perché ogni sua azione o pensiero va nella memoria esattamente come l’ha pensata, qui si riproduce uguale, come tante fotocopie.
Si può comprendere in tal modo quanto è importante essere veritieri.
In questo caso il pensiero dell’uomo emanerebbe solo fotocopie di sincerità e di verità.
Proviamo ad immaginare questa scena: che ogni uomo viva e pensi nella verità. 
Nel contempo sa che anche gli altri dicono la verità. 
Che meraviglia! 
Scomparirebbero dal dizionario le parole: diffidenza, ribellione, arroganza…. 
Nascerebbe sulla terra il rispetto, quello vero, non quello che spunta da un pensiero egoistico, ma dalla fonte più profonda del proprio essere: il filo diretto del cuore. 
Se si coglie questo filo, esso arriverebbe al pensiero dell’uomo senza interferenze, pulito.
Questa circostanza mi ha ricordato che molte volte avevo notato che frasi bellissime con profondi significati, dette da Papa Ratzinger o da altri personaggi, a volte veniva tolta anche una sola parola ed il significato veniva totalmente impoverito. 
Chi conosce il percorso interiore, se ne accorge subito: peccato che non siamo tutti filosofi. 
Il rispetto è amore.

Carla Orfano

 

 

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