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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 14 - anno 4° - Febbraio 2006

PAGINA 2

 "L'amore è composto da un'unica anima che abita due corpi"  
Aristotele

 

La mente mi porta fuori, non riesco a stare dentro me, non riesco a essere padrone di me stesso.
Sento come se ci fosse una strana energia che mi comanda e mi fa vedere annebbiato.
La memoria, l’abitudine a condannarmi e a essere influenzato dai pensieri e dalle parole degli altri.
E’ un calo di energia dovuto alle brutte sensazioni che questo mio modo di ragionare e di reagire di fronte a ciò che io mi aspetto e che non è come voglio io mi toglie la lucidità di essere presente a me stesso.
Ora si sta manifestando in modo piuttosto acceso.
Però è ora di smetterla perché la mia vita ha un valore. 
La mia vita non può essere continuamente condizionata dagli altri a tal punto di svuotarmi di me stesso.
Questa abitudine o per meglio dire questa poca decisione mi disturba anche il rapporto con Ivana.
Sento che perdo fiducia e che sto troppo inquieto e troppo teso ad aspettarmi sempre tante cose che rispondano al mio ideale, sento che spreco troppa energia ad essere sempre attento agli atteggiamenti degli altri e di lei in particolare.
No al giudizio, no all’aspettativa.
Mi rendo conto come sono dannose queste due cose per me.
Voglio aprire il cuore all’amore, è l’unica cosa che mi può togliere questo peso dallo stomaco.
Sì, è proprio un peso che ho sullo stomaco, quello di non riuscire a distaccare con serenità le diverse situazioni della vita, anche se sono tra loro diverse e incompatibili.
Vivo con troppi sensi di colpa che mi turbano la sicurezza di ciò che faccio e di ciò che penso.
Il peso sullo stomaco è proprio quello.
Lì sta la chiave di questo mio modo di pensare e di conseguenza anche di sentirmi.
Le mie sensazioni, anche se belle, sono sempre velate da questo alone di dubbio, di freno, di poca espansione di coscienza. 
Ecco questo respiro affannato e non libero.
E’ la manifestazione fisica della mia incapacità di distaccarmi, di non giudicare, di essere sopra le parti, di essere libero a poter pensare in positivo anche di fronte alle cose avverse a me.
Hanno tutti ragione dal loro punto di vista. 
Non c’è nessuno che ha più ragione di un altro.
Ora cercherò di incominciare a guardare di più questo mio grande problema senza condanna e con più fiducia.
Cercherò di lavorarci su perché è molto fastidioso, a volte mi toglie il fiato.

Danilo

Capire la memoria

Se ti rendi conto anche solo per un minuto di quanto sia importante la memoria, non ti viene più da fare del male, o meglio forse riesci a pensarci un po' di più a quello che stai per fare o per dire.
se pensi che ogni situazione ed ogni parola vissute, ti rimangono per sempre dentro, allora pensi che ogni situazione vissuta è importante e fai di più perché questa possa essere piacevole e positiva, per te e per le persone che ti sono intorno.
In fondo è come raccogliere conchiglie lungo la spiaggia, quando le scegli cerchi di portare con te quelle più
belle, cosa te ne fai di quelle spezzate e rovinate?!
Sarebbero solo un peso inutile.
Quanto è importante non seminare dolore con le proprie azioni, eppure il più delle volte lo facciamo con incoscienza, senza rendercene conto, così si rovinano momenti preziosi della vita, del nostro cammino.
Ci sono migliaia di conchiglie rotte da togliere dalle tasche, perché sono pesanti e non mi piacciono, sono delle forme brutte, che possono rovinare anche quelle più belle.
D'ora in poi è importante fare la scelta più giusta, perché usare bene la memoria è un impegno quotidiano con se stessi e con il resto del mondo.

Gabri

 

Il vecchio ed il nuovo

Inizia un nuovo anno, le stesse angosce, le stesse paure, ci si sente più vecchi con meno voglia di fare: insomma, la stessa pigrizia.
Vorresti, nei buoni propositi, spaccare il mondo, ma ti areni, è più comodo non fare, lasciar passare, lasciare andare…
Quest’anno avrò una nuova compagna: la mia invidia.
Invidia per chi è più bello, per chi ha di più… 
Invidia del vestito più bello, delle gambe più magre, di chi è sicuro di sé.
Ecco talvolta vedo delle belle donne per strada e penso: “Chissà quanti uomini hanno che le corteggiano e tutti vogliono loro bene perché sono belle…”
Ma ecco che la mia vocina sana mi dice: “Ma che cosa dici… chissà quanti problemi hanno anche loro…”
Lo so ma intanto è facile cadere nella pigrizia e nell’invidia anziché cercare di costruire.
Mi rendo conto che tutto questo badare alle apparenze non ha senso.
E pensare che sono le cose più caduche, quelle che scompaiono, ma intanto io voglio essere sempre quella con la fetta di torta più grande.
E la torta me la devono dare… 
Che pretese, che assurdità… 
Basterebbe iniziare a fare e non aspettare l’eterno lunedì che non arriva mai. 
Devo iniziare a muovermi nelle piccole cose, nella cura delle mia persona, del mio lavoro…
Mi dico: “Forza ce la farai…” e so che ce la farò.

Daniela B.

Stelle

Navette spaziali lanciate nell'orbita terrestre alla ricerca della "polvere di stelle".
Stelle lucenti, luminose, lontane, distanti anni luce, effimere. 
Luce, che brilla nella notte, ti rassicurano dal buio e parli con chi non c'è più.
Alzi gli occhi al cielo e lo sguardo le cerca e le vede, scintillanti, lontanissime.
Le vogliono prendere. 
Le vogliono studiare ma sanno cosa sono? 
Sanno chi sono? 
Sanno chi siamo?
Sanno che sono già scintille Divine esistenti sulla Terra? 
Credo di no!

Generosa

 

Dualità

Vedo queste due energie in me, una negativa che dalla memoria mi vuole possedere.
L' altra è la volontà di uscirne fuori e di andare avanti. Vedo che è forse una fatica, ma che ne vale veramente la pena.
Mi rendo conto che esistere nel tempo serve a questo.
Quanto è forte questa energia di male, di sofferenza.
Ma quanto è dolce l' altra che mi aiuta.

Enzo

 

Illusione

È tutto quanto dentro di me che si forma.
Sembra vero ma è falso, sono la, in quel punto dove non comprendo poi comprendo.
Ho paura di tante cose, tutto quello che mi circonda fa paura.
Ma so che si risolve dentro.
Abbiamo questa capacità, forte, di entrare in questa dimensione in cui la realtà diventa più piccola ma è una realtà che rimane importante.
E' li che tutto avviene ed è lì che devo stare per modellare il mio pensiero e la mia vita.

Enzo

Apertura

Quando comprendo qualcosa di nuovo, mi riempio di gioia e poi l’IO fa il suo solito gioco, vuole pavoneggiarsi, dire a se stesso e agli altri che ha capito finalmente e rovina tutto.
Perché si vuole sempre far vedere che sappiamo qualche cosa di più degli altri? 
Perché questo bisogno stupido di apparire un qualche cosa di più, anche poco, ma di più?
Bisogno, siamo sempre nel bisogno, nel mendicare una lode, un’attenzione che ci manca, un nutrimento al vuoto che non sappiamo colmare.
La gioia di aver raggiunto un piccolo traguardo dovrebbe essere il premio più ambito e dovrebbe bastare a saziare un po’ di quel vuoto che c’è dentro. 
E già, ma l’IO dove lo mettiamo? 
Ed il mio rompe, fa il guastafeste e mi fa vergognare di essere così stupida!

Luigina

 

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