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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 9-10-11 - anno 5° - Settembre-Ottobre-Novembre 2007

PAGINA 6

   "Il vero amore non consiste nello stringere le mani,  
ma nello stringersi i cuori"   
Sagan

 

Dove va l'uomo?

Non si può impedire alla vita di scorrere.
Non si può fermare il tempo per non crescere, per non vedere il mondo che va avanti nella direzione
opposta.
Non si può fare come le "tre scimmiette": per non vedere, non sentire, non parlare.
Non giova a nessuno, perché ti svegli comunque un mattino e sei già vecchio senza esserti domandato Nulla.
Ogni condizionamento che impedisca quella crescita è un allontanamento dalla perfezione che ne esalta lo spirito, lo stesso che ci ha permesso di venire al mondo per capire tutto ciò che c'era da capire. 
La crescita è sì, individuale e proporzionale alla cultura ed al tessuto sociale, ma senza lo spirito saremmo ancora nel regno animale dal quale non ci differenziamo se non per pensare in modo diverso!
E qui sta il punto.
Sembra che questo mondo non voglia evolvere, ma che voglia semmai regredire.
Tutti quei valori, coscienza inclusa, che sono stati offerti all’uomo, indubbiamente il più bel esemplare del regno animale, stanno perdendosi nel mare dell'indifferenza. Di un' indifferenza capace di fermare il corso delle cose e di distruggere questo bellissimo mondo.
Indifferenza e affermazione dell'Ego si coniugano perfettamente in quel concetto di autodistruzione che imperversa e miete vittime, aggiunte ogni giorno sulle pagine di storia di questo terzo millennio.
Non vi è più il senso della misura, né di una morale che abbia ancora senso.
Tutto è stato estirpato, calpestato e ucciso in nome della follia più pura che spazia dai rotocalchi cittadini, ai confini del globo e che si chiama odio. Essa si tramuta in guerra, si traveste da potere, arrivismo, vendetta e arriva anche là, dove l'Amore generava nella famiglia solo Amore.
Ora mi chiedo: l'uomo, da solo, può fermare tutto questo? 
Se dopo tutto ciò che ci è stato donato per vivere in modo semplice un'esistenza pura, l'uomo potrà fermare la forza di una natura che si sta ribellando con tutta la voce che ha in sé?
Non basteranno tutti i tuoni e i fulmini del cielo, la violenza degli oceani, la forza dei venti, a spegnere questo fuoco sacro dell'egoismo umano!?
Come ci giustificheremo con i nostri figli e con i loro figli, per aver distrutto questa meravigliosa natura e le sue più piccole forme, quando inesorabilmente ce lo chiederanno? Cosa resterà ancora agli storici da scrivere senza vergognarsi dell'estrema imbecillità dell'uomo?
Credo che qualsiasi argomentazione sull'amore possa essere espressa, ma a condizione che l'uomo torni a prendere coscienza di tutto ciò.

S. P.

 

 

Conquiste

Le conquiste piccole o grandi che siano nella vita, non si ottengono facilmente.
Non sto parlando di conquiste materiali, ma di conquiste personali, legate al mio modo di essere.
Se tutto arriva con un perché e c'è un senso a tutto, allora devo prendere atto che senza le mie dolorose vicissitudini non sarei arrivata a capire che mi mancava: coraggio (camuffato da spigliatezza), responsabilità (camuffata da presunzione), decisione (camuffata da arroganza), devo ringraziare i momenti in cui prendo coscienza di ciò che il mio fardello si porta dietro, perché diventa pesante e a nulla serve trasportarmi da oggi a domani a dopodomani, quello che posso lasciare e abbandonare in un dissolversi di comprensione.

Gene

 

 

Quante cose vedo in me

La memoria del mio corpo. La memoria di me che non conosco.
Gocce di silenzio, ascoltare il mare, ascoltare il gabbiano, ascoltare me.
E' questo che desidero ascoltare, è questo che a volte faccio difficoltà a sentire.
Fare difficoltà all'ascolto di se vuol dire avere molti condizionamenti.
Ma quanti ne so riconoscere di quelli che ho? Non è facile.
Ma per me "non è facile", non significa impossibile, anzi fa' parte della mia strada.
Nel mio percorso quasi nulla è facile, ma ottenere risultati richiede impegno.
L'impegno ad osservare l'orgoglio di cui sono piena, quello che non mi fa' abbassare la testa neanche davanti agli errori che non voglio ammettere, che non voglio riconoscere, che faccio fatica a dire "ho sbagliato, è vero ho fatto un errore"!
Perché chi ti credi di essere? Forse tu non sbagli come gli altri?
Forse ti credi infallibile o cosa altro? Però quando sbagliano gli altri sono pronta a condannare, a spianare qualunque tipo di giustificazione, perché 'altro ha comunque sbagliato!
Ed io no! Io non faccio errori........ che presunzione non penserai mica di essere infallibile?!
Ma il mio orgoglio mi impedisce di ammetterlo; non accetto di avere sbagliato, non ho umiltà per me e non sono altro che un ignorante e presuntuosa.
Quanta memoria piena ho di questo!
Di questo continuo additare gli altri e non considerare i miei errori.
Questo è il vero comportamento dei deboli, dei miserabili e dei meschini,
che come me non hanno la capacità di accettare e di ammettere i propri errori, pensando che tanto gli errori li fanno solo gli altri.
Io appartengo alla schiera degli infallibili!

G. F.

 

Riflessioni durante un viaggio

Meraviglia, stupore, assolutamente inaspettato, la terra ti parla ed il cielo ti può ascoltare.
Quante cose di me non so ascoltare, quante volte mi lamento e sono ingrata a quello che ho, alla mia vita.
Sono ingrata e presuntuosa come se quello che ho non mi bastasse mai.
ed invece sono ricca di cose meravigliose e privilegi, che milioni di persone al mondo non hanno, e non potranno mai avere...
Qui gli animali sono a casa loro, sono in armonia e pace tra loro, e l'uomo è l'uno contro l'altro, e regola i suoi rapporti in base al denaro che possiede o che può spendere.
Io appartengo a quei fortunati che possono spendere, io non sono in miseria di denaro, ma in miseria di conoscenza di me, di tutto quello che devo scoprire, di tutto quello che non so.
Qui il pianeta mi parla, la terra ti parla, ti parla senza pietà, senza sconti di nessun tipo, sono io che devo essere pronta ad ascoltare.

Gabri

 

 

Essere

Quello che ho vissuto è tutto nella mia testa.
Le mie emozioni, i miei pensieri, i miei giudizi, li ho vissuti solo io, non ci avevo mai pensato.
Solo io ho provato quello che ho dentro, gli altri no, neanche se erano con me in un certo posto o in un certo momento.
L'altro avrà avuto un'altra emozione, un altro pensiero, anche se era lì con me.
Non mi ero mai accorta di questo.
La mia memoria è unica, non ce n'è un'altra uguale.
Chissà quante cose ho vissuto solo io costruendole con la mia testa, e poi magari sono convinta che sia stato così anche per l'altra persona.
Invece non è vero, ognuno ha una sua memoria diversa della stessa cosa.
Ma allora quanti mondi ci sono?
Quante emozioni e ricordi diversi, magari della stessa cosa?
Non mi ero mai accorta di questo, non ci avevo mai pensato!

G. P. 

 

 

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