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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 2-8 - anno 7° - Giugno-Luglio-Agosto 2009

PAGINA 5

   "Perché vuoi essere qualcosa quando puoi essere qualcuno?"   
Gustave Flaubert

 

      ARTE  &  CULTURA     

 

All’ospedale di Rivoli
Curare con sentimento
Una ulteriore attenzione 
che completa la guarigione dell’ammalato

Ci sono molti modi di fare volontariato, di occuparsi dei bisogni dei nostri simili che hanno problemi fisici o disabilità.
E l’iniziativa dell’Ospedale di Rivoli, che ha preso vita lo scorso 5 maggio è l’esempio di come anche l’Arte sia un modo eccellente e indicativo di fare qualcosa di concreto per il prossimo.
Di come anche il nutrimento dell’anima, sia fondamentale nella cura del corpo.
L’occasione è nata quasi per caso, ma con alla base un’idea forte e coinvolgente.
Dopo la costruzione del reparto dialisi, il primario dottor Marco Saltarelli e il direttore generale, ingegner Giorgio Rabino, si sono resi conto che per arredare le nude pareti del nuovo reparto si poteva guardare oltre le normali stampe o poster divulgativi.
Per questo hanno chiesto a noti artisti piemontesi di offrire qualche opera di loro produzione da esporre nei locali dell’Ospedale.
E questo è stata una grande intuizione, a cui hanno risposto con entusiasmo oltre un centinaio Autori piemontesi, che tutti insieme hanno creato una sorta di grande mostra d’arte non istituzionalizzata, ma densa di significati che travalicano la stessa natura delle opere esposte.
Cura dello spirito come base per proseguire nella cura del corpo, ecco l’assunto che viene dalla saggezza degli antichi e che ogni volta riconferma il suo valore.
I quadri offerti dagli artisti piemontesi hanno reso non solo il reparto dialisi, ma anche quello di nefrologia ed altri ancora all’interno dell’ospedale e dei quattro centri satelliti di dialisi ad assistenza limitata nel territorio: Collegno, Rivoli, Orbassano e Susa, degli ambienti lavorativi e di cura a misura di essere umano, dove chi presta l’assistenza e chi è bisognoso di cure, non si trovano in un ambiente spiritualmente asettico e scollegato dalla realtà, ma immersi in una realtà visiva che induce a pensare e ad aprire la mente.
Opere in grado di creare un’armonia visiva necessaria all’armonia tra mente e spirito.
Il 5 maggio, durante l’inaugurazione di questa mostra d’Arte per la salute, con il primario di nefrologia e dialisi, dottor Marco Saltarelli, l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Eleonora Artesio, il consigliere regionale Nino Boeti e il direttore generale Giorgio Rabino si sono detti entusiasti per l’iniziativa e per quello che può rappresentare, tesi che ha trovato piena conferma anche da parte del rappresentante dei dializzati, signor Capitini.
Tutti si sono trovati concordi nel riconoscere l’influenza benefica delle opere d’arte nel percorso per la guarigione, anche nel migliorare la qualità della vita degli ammalati e degli operatori sanitari, auspicando che quello dell’Ospedale di Rivoli sia solo l’inizio di una nuova e fruttuosa collaborazione tra l’arte e il sociale.
E le premesse per nuovi positivi sviluppi ci sono tutte.
  

Elisa Bergamino

 

Espongono le allieve
della pittrice Magda Casetta

 

Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento

 

 

    

Paolo Capetti

Paolo Capetti è un dottore in legge, insegna e dipinge. 
Le sue opere sono moderne, Enzo Schiavi le ha definite "cromatismi d'intensa drammaticità interiore". 
E' astrattista, trae spunto dalla periferia cittadina, dai murales, dal mondo del lavoro.
 Dipinge e crea collage con materiale rigorosamente povero, frammenti di stoffa, corde e cordini.
Le ispirazioni sono temporali, c'è stato il momento delle pietre, dei cerchi, degli uccelli col loro lungo piumaggio, e dei giardini portatili.
Ama i colori e la luce.

 

 

 

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