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Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 2-8 - anno 7° - Giugno-Luglio-Agosto 2009

PAGINA 7

   "Ogni grande errore ha un momento in cui lo sbaglio si può rimediare.   
Cerca di non lasciartelo sfuggire"   

Pearl S. Buck

 

     LA VOCE DEI LETTORI    

 

Cosa lascerà questa umanità?

Cosa lascerà questa umanità?
A Torino tutto è pronto per abbattere il grattacielo della Lancia, l’unico grattacielo che è stato costruito in questa città. 
Mi hanno detto che il cemento ha un invecchiamento precoce e che già dopo ottant’anni di vita inizia a sfaldarsi. 
Il grattacielo in questione ha cinquant’anni e quindi il suo abbattimento è prossimo: sarà demolito prima che crolli minato nella sua stessa struttura. 
Mi hanno anche confidato che nella stessa zona sorgeranno due altri grattacieli, più o meno della stessa altezza, nei pressi di via Isonzo, un qualcosa tipo Torri Gemelle in formato piemontese.
Anch’esse saranno di cemento armato, ed anche per esse la loro vita sarà di 80/100 anni. 
Nasce in me una riflessione: che cosa lascerà questa nostra generazione ai posteri? Palazzi? Monumenti? Opere faraoniche come il passato ha immortalato?
No, proprio no. 
La nostra generazione sarà cancellata dal tempo, quasi come una sottile vendetta di nemesi storica. 
Petra, i Colossi di Abu Simbel, le Piramidi, la Muraglia Cinese, i palazzi di Versaille, del Louvre, la Reggia di Caserta, il Panteon, il Colosseo rimarranno, e sfideranno i secoli con la loro imponenza, perché sono fatti di pietra, ma tutto il resto, dighe, ponti, e queste case meraviglia dell’architettura domestica che oggi sorgono come funghi da corso Rosselli, a via Borgaro, spariranno. 
Ma spariranno anche le altre opere dell’uomo, vale a dire quelle parole o quelle immagini rese fragili dai supporti digitali, i nastri magnetici della nostra giovinezza saranno cancellati, si sfalderanno le VHS di tanti matrimoni, battesimi, gite fuori porta. 
Sui banchetti dei mercatini del 2100 troveranno le fotografie ingiallite dei nostri nonni e bisnonni, ma non le nostre.
Di noi non ci sarà traccia. 
Ci saranno i dischi in vinile di Beniamino Gigli, Carlo Buti, Rabagliati ed il Duo Fasano, ma non Masini non Giovanotti, non Vasco Rossi. 
Il tempo renderà giustizia?

Massimo Lobetti

 

 

Catastrofi

Ogni tanto c’è qualcuno che pecca di imbecillità. 
Mi viene in mente “il “Baco” del duemila” Il giorno di capodanno del 2000 sarebbe stato funestato da catastrofi immani, a causa del passaggio del calendario da un secolo all'altro: i computer di tutto il mondo dovevano impazzire.
Rammento le interviste in TV: “Stato d’allarme in tutte le centrali elettriche, nei nodi ferroviari, nei centri di ricerca, nelle centrali atomiche”. I frigoriferi dovevano spegnersi e diventare stufe, le autoclavi dei condomini anziché pompare acqua ai piani alti avrebbero risucchiato gli sciacquoni, i tram si sarebbero scontrati negli incroci, gli scambi furono disattivati, il gas chiuso, gli oleodotti bloccati. 
Il signor Giuseppe Fazzoletti, spiantato dalla nascita, controllando i registratori di cassa dei negozi di tutta la città, si comprò la Jaguar in tre giorni! 
Il malandato marito di Valeria Marini il 31 dicembre era ricchissimo, il primo gennaio si trovò senza un picco di quattrino e - per logica coerenza sentimentale - la moglie che non voleva neppure conoscere il numero del conto in banca, lo piantò. 
Anche per i campanelli di casa gli elettricisti suggerivano una controllatina da 30 mila lire! 
Sessantamila se con videocamera.
Invece accadde nulla. 
Alla fine di ogni anno sullo scenario mondiale si affaccia un morbo che viene giudicato subito come “peggio della peste di memoria manzoniana”. 
Abbiamo avuto l’Aids dei gatti, la sciolta dei cani, la meningite suina, la sifilide dei maiali, la peste dei polli, l’aviaria, la mucca pazza scoperta da due tapini che non riusciremo mai a pronunciare Creutzfeld & Jacob Tszhjky. 
E dalla terra al cielo, siamo stati “sfiorati” da almeno dieci asteroidi che dovevano spazzare l’Oceano Pacifico, l’Oceano Atlantico e buona parte di Collegno e Grottaferrata di Sotto. 
Ogni anno i giornali scoprono che d’estate fa caldo e d’inverno fa freddo, così a luglio affermano che il Sole brucerà la Terra, ed a gennaio giurano che i Poli si estendono e che congeleranno anche le sorgenti di Acqui Terme!
Ora si parla del 1012 come catastrofe senza precedenti. 
Qualcuno ha detto che è stato scritto dai Maya quattromila anni fa, ma la scrittura dei Maya non è stata ancora decifrata. 
Ed allora? 
E vero!
Anche alla Carrefour hanno finito da tempo il “Buonsenso” in grani.

Caterina Brunicardi

 

 

Crisi

Comprendo che nel grande calderone della crisi economica sia finito anche il nostro caro giornale Ego. 
Ho avvertito la sua assenza. 
Ma ho anche capito il motivo. 
La carta costa, la tipografia anche. 
E non è semplice per un autonomo Centro di Ricerca Filosofica, retto unicamente dai suoi soci, affrontare questa situazione. 
Ma sono convinta che Ego non ci abbandonerà, e che il suo pensiero di riflessione, osservazione, meditazione continuerà a portarci una serena riflessione interiore. 
Ego illuminerà ancora per tanto tempo la strada del cuore.

Massimo Lobetti

 

 

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