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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 3-4 - anno 1° - Giugno-Luglio 2003

PAGINA 7

"Il bisogno è in realtà voler possedere l’altro"
*

 

La mia vera vita

Adesso vedo meglio tutto quello che mi entra ogni giorno dagli occhi e dalle orecchie.
Quei due non si sopportano e fanno una fatica tremenda a
vivere insieme.
Lei sta lì perché non potrebbe mantenersi, lui sta lì perché non saprebbe dove andare e con i loro compromessi si sopportano, riuscendoci malissimo.
E io ignara di tutto ho sempre solo sentito le urla, le parolacce, le minacce e i litigi. Lei che diceva a me quello che non sopportava in lui e lui mi diceva quello che non sopportava in lei e io tappavo tutto dentro e dentro rimaneva e poi mi stupisco perché sembro sempre così arrabbiata.
Ma è una vita questa? Appunto.
E adesso basta. Decido io come deve proseguire.
Io nel senso che non desidero più essere solo ovatta in un bagno d’olio, che assorbe senza potersi difendere.
E in più se io sono cosciente e sono meno nervosa, anche lei un po’ si calma e lui ne trae i benefici, che a loro volta ricadono sull’atmosfera familiare.
Mi ha sempre fatto male vedere una persona che l’unica cosa che conosce di lei è la ribellione. Per me era diventato l’unico punto su cui esprimermi.
Ma io non sono solo questo.
Eppure mi vedo che sono così, ma non mi piaccio più.
Non posso sbuffare ogni volta che mio padre ha bisogno, ogni volta che c’è qualcosa da fare. 
Se lei vuole andare avanti così è una sua scelta, ma non posso farla anche mia, perché
io ho un’altra personalità e non la conoscerò mai se continuo
su questa strada.

s.p.

Rabbia...

Sono io, qui, sola, adesso.
Adesso sono così, domani non lo so.
Non riesco a smettere di pensare ai colori: arancione e azzurro,
fucsia e bianco, bianco e rosa.
Ora sono così e i colori mi sembra di mangiarli.
Sono qua e penso a chi cavolo sono io.
Ora sono molto stanca, oggi ho lavorato molto.
Vorrei riposarmi di più, ora sono qua.
Qua ci sono perché ho sempre lottato e indietro non ci torno, non mi fermo più, non mi devo fermare; a volte mi sembra di non aver fatto nulla, a volte penso che invece ho superato molte cose difficili.
Ora sono stanca, ma i colori mi danno forza, energia.
Ora la mia rabbia sembra farmi meno paura, ci penso a quanto male mi ha fatto e quanto dolore mi ha dato.
Mi spaventa un po’ meno e addirittura mi viene da ringraziarla.
Forse solo da quel dolore ho cercato il modo per migliorare.
Lei è una forza incredibile è capace di distruggere ogni cosa.
È sempre stata la mia peggior nemica, quasi la devo ringraziare, la sua energia può aiutare molto.
Nella vita si può imparare anche dal peggior nemico ed anche ringraziarlo per quello che ci può insegnare.

Gabriella

 

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