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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 2-3 - anno 6° - Febbraio-Marzo 2008

PAGINA 5

   "Il rancore è la manifestazione di un sentimento di inferiorità"   
José Ortega y Gasset

 

      ARTE  &  CULTURA     

In uno studio di Cinzia Tesio la grande
arte antica in territorio cuneese

Giovane e dinamica, preparatissima e puntuale: Cinzia Tesio è tra gli storici d’arte emergenti italiani e ha dato alle stampe il volume "Linguaggi figurativi e sacri nel Piemonte Sud-Occidentale. Dal Romanico al Gotico", con presentazione di Gianni Oliva, Assessore alla Cultura Regione Piemonte, Luca Gosso Sindaco e Marco Gallo Assessore alla Cultura della Città di Busca, Teresa Totino Sindaco di Macra e consigliere di Espaci Occitan. 
Molto interessanti anche i testi introduttivi di Giorgio Barberis, critico d’arte, Fulvio D’Alessandro, opinionista, Donatella Guerrini, esperta di storia locale e Guido Folco, editore e direttore di "Italia Arte". Contributi fotografici e progetto grafico di Ivo Vigna e acquerelli di Roberto Andreoli per una edizione preziosa e raffinata che tratta un momento artistico della storia italiana ricca di tesori.
L’editore, l’Associazione Culturando Insieme di Savigliano, ha puntato quindi l’attenzione su un argomento di attualità culturale, in quanto sempre di più il territorio viene ad essere una risorsa importante nella rivalutazione della società odierna. 
Sono le nostre radici, la grande arte figurativa tra Romanico e Gotico a rappresentare il filo conduttore dello studio di Cinzia Tesio che tratta la materia con semplicità espositiva e profondità di concetto, unendo divulgazione e rigore scientifico.
"La storia – si legge nella presentazione di Gianni Oliva - è ricostruita attraverso le raffigurazioni pittoriche, le opere scultoree, e i significativi siti architettonici collocati lungo i tracciati delle vie di comunicazione che uniscono regioni e stati e testimoniano la presenza del sentimento religioso spesso intrecciando superstizione e magia. Il testo, con linguaggio gradevole e accattivante senza perdere in rigore e scientificità, accompagna il lettore alla piacevole e un po’ sorprendente scoperta di luoghi sacri inseriti in un paesaggio che, pur modificato dal tempo e dalle tecnologie, è riuscito, in parte, a conservare una naturale asperità. La Regione Piemonte storicamente connotata come terra di frontiera e di passaggio, che da anni persegue una politica di attenzione per la salvaguardia del proprio patrimonio culturale e paesaggistico, non poteva che condividere e sostenere – insieme alla Provincia di Cuneo, alla Città di Busca e ai Comuni di Villar San Costanzo e Macra, Celle, Costigliole S.zzo e l’Unesco sez. di Cuneo – questa iniziativa che intende riportare l’attenzione sulla specificità della proprie origini".
Anche la Città di Busca patrocina e illustra l’evento editoriale come: "Uno strumento che mancava, di facile comprensione, che accompagna il lettore nello specifico di tendenze artistico culturali, che hanno permesso ai nostri popoli di crescere socialmente ed intellettualmente, mediante il fantastico linguaggio della figurazione, a volte misteriosa a volte allegorica. Un mezzo di comprensione del percorso evolutivo del Piemonte sud occidentale, nei secoli, fucina di creatività e fabbrica di idee". 
Molto attiva, sul territorio, anche l’Amministrazione comunale di Macra e l’Associazione Espaci Occitan che hanno espresso vivo apprezzamento per "questa attenta ricerca, svolta con cura e passione, su quei tesori d’arte e di fede che costituiscono per questa area alpina un motivo di profondo orgoglio e che suscitano nei visitatori vero stupore e inaspettato compiacimento".
"Nel panorama critico contemporaneo – scrive Guido Folco - il lavoro di Cinzia Tesio rappresenta un omaggio alla storia del Cuneese, del Piemonte e dell’Italia tutta, alle loro vicende artistiche, ma anche sociali, alle tradizioni che nel corso dei secoli hanno contribuito a creare il substrato culturale che ha formato generazioni di artisti immortali, ma in particolar modo contribuisce anche a riempire un vuoto critico e di indagine artistica che riguarda la generazione attuale".

Elisa Bergamino

 

Claudio Solera

Oggi questo nostro Piemonte è spaccato in due: uno è quello di Torino, una città svuotata dalle sue tradizioni e deturpata dalla crisi che ha abbattuto il suo provento industriale. L’altro quello della periferia, delle sue province, della sua realtà agricola, immune alle crisi socio-economiche, saldo nella sua ricchezza secolare.
Claudio Solera, fotografo di fama, autore di immagini che spaziano tra cronaca ed impressionismo, ritiene che oggi in Piemonte c’è una gran voglia di guardare oltre, di farsi guardare, di osservare con un occhio attento oltre gli elementi del quotidiano.
Piemontesi cosmopoliti, eccentrici, tradizionalisti, fucinatori, innovatori,... Piemontesi che Solera ha scelto di raccontare ne “Street Life in Piedmont”, una mostra fotografica a cura di Monica Mantelli inserita in PORTE APERTE CARCERANO allestita a Pianezza in via Torino, 21.
Solera è un fotografo di gusto, con al suo attivo diverse collettive. La sua ricerca fotografica è denuncia e testimonianza. Soggetti sono strade, città, borghi., stazioni, etc. dove lui fa parlare la gente attraverso gesti, abitudini e costumi. Tutti immortalati dal suo obiettivo, unico strumento al mondo che sappia fermare il tempo. Le sue immagini si osservano con critica ironica e surreale, utile per conoscere meglio il territorio contemporaneo, e in ultima analisi, l’Uomo.

 

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