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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 1 anno
18° - Maggio
2019
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PAGINA 3

"Bisogna
conoscere il proprio segreto"
Swami Nithyananda
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Ciao nonna, ti
voglio bene
“Ciao nonna, ti voglio bene.”
Un’emozione grande, le lacrime sono scese a bagnarmi il viso.
Una dichiarazione d’amore così bella, spontanea come quella di un bambino, non era mai giunta alle mie orecchie ed al mio cuore.
“Grazie gioia, dormirò persino meglio questa notte.” Ho attaccato in fretta il telefono per non sciogliermi in un pianto che non sarebbe passato inosservato.
E’ vero che mi adora, questo bambino, quanto io adoro lui.
Io, in effetti, glielo dico spesso nell’orecchio che gli voglio bene, ma mai lui l’ha detto a me e questa sera è avvenuto un miracolo di due anime che si comprendono.
Avrei voluto averlo qui per abbracciarlo, stringerlo a me e riempirlo di baci, ma lui questo lo sa e, anche se è distante, sente il mio calore.
Buona notte Gabri, mio atleta super: non piangere se spesso non arrivi primo. La vita ci propone cammini più difficili e ci mette alla prova.
E’ meraviglioso il tuo affetto per me e per tutti.
Sei un bambino eccezionale e splendido, speriamo che se ne accorgano tutti e si plachino un poco le tue ribellioni.
Baci e buona notte amore mio.
Tu sei il mio amore ed io te lo sussurro spesso nell’orecchio per nutrire il tuo bisogno ed il tuo cuore e tu questa sera hai nutrito il mio.
Nonna Luigia

Tutti abbiamo delle
qualità
che a volte ignoriamo
Mi sono svegliata ed ho osservato il mio pensiero.
Stirare, cucinare, cucire ecc. e il mio creare dove è mai? Dove trovo il tempo per me, per il mio nuovo fare che mi preme e che non mi dà tregua?
Penso a quanto potrei dipingere o fotografare e non faccio, perché sono obbligata a fare altre cose.
Sono stata in campagna quattro giorni, in astinenza dal mio fare preferito e mi sono pesati, me lo hanno detto anche i sogni. E allora? Via al galoppo!
Ma la mia parte negativa si mette di mezzo perché non vuole che io faccia, né che io esca e mi fa affiorare la paura di un tempo ed io, pur sapendolo, un poco ci casco.
Sarà il collo, sarà l’orecchio, no è solo il pensiero, intoppi vecchi e nuovi dentro e fuori di me.
Poi vado di là e guardo i miei papaveri e penso di modificarli ancora, ma quando? Lo farei subito, ma non posso, lo faccio questa sera , ma per me è tardi: io ne ho un’urgenza che gli altri non possono capire.
Vado a rivederli, perché a volte sono incredula di poter fare certe cose, certe forme, cogliere le sfumature e così via. Eppure sono io, proprio io l’autrice.
Oggi comprendo che nulla è impossibile, che tutti possiamo fare tutto, basta provare e non sottovalutare noi stessi.
L. A.

I pensieri
I pensieri corrono e saltano qua e la: le considerazioni. Le cose da fare e le preoccupazioni. Queste ultime sono quelle che pesano di più. che prendono più facilmente piede e mi torturano.
Purtroppo non sempre riesco a guardarle per quello che sono ed a forza di pensarci mi incasino fino a farle diventare insormontabili e non vedo una via d'uscita.
Quando invece li guardo per quel che sono, sono meno ansiosa e mi sembra tutto più facile. Ho capito che la vita ci presenta degli ostacoli e che sta a noi volerli superare e come.
Quasi sempre è la fretta che mi frega, vorrei risolvere tutto subito e non pensarci più invece no, non ho ben chiaro ed allora ci penso e ci ripenso rimanendo ferma, senza agire, rimandando e rimuginando senza mai esserci e diventando il problema.
Quando mi accorgo di questo mio modo di essere mi rendo conto di quanta assenza faccio vivere inconsciamente, ignorante e superficiale.
Il cuore mi parla, ma io troppo presa dall'abitudine non lo sento e non lo so ascoltare.
Giò

Smettila di dire no a
te stessa
Il no non mi piace, eppure ne ho ricevuti tanti e proprio per questo sono diventati una costante della mia
vita: non disturbare, non parlare, non fare questo, non fare quello, non stare tra i piedi e così via sempre
no.
NO in contrasto con il mio modo di essere che comunque non andava mai bene. Così sono cresciuta all'ombra del no, tanto odiato, tanto temuto.
NO e basta senza saper distinguere, senza capire, quasi sempre sentendomi in colpa per non riuscire a raggiungere il
SÌ: sono diventata silente ed invisibile per non ricevere il temuto NO.
Solo ora incomincio a capire che i NO sono diversi; alcuni necessari altri no.
Così come comincio a vedere che i NO più frustranti ora me li dico io!
I miei NO sono nell'abitudine e, troppo ancorati al passato, non mi fanno vivere il
presente.
I miei NO mi negano la vita.
Dalle esperienze del passato devo trarne insegnamento non farne una prigione.
La paura di sbagliare è una fregatura... per rinunciare a vivere.
Giò

Aspettarsi la gioia
dagli altri
ci fa sentire soli
"La gioia deve essere in noi"
Il vento spettina i ciclamini sul davanzale, ad ogni raffica vanno di qua e di
la.
Mi sento un po' così confusa e spaesata davanti ad una realtà che non mi piace, che mi sta stretta e che fino ad oggi ho voluto farmi stare a tutti i
costi.
Il mio bisogno mi ha resa succube nell'attesa che si avverasse, mi ha fatto travisare ed ingigantire briciole e scarti dispensati ad hoc per poi ritrovarmi con l'amaro in bocca al punto di partenza.
Questa "partenza" che non ho mai voluto vedere fino in fondo perché è da li che parte tutto.
Con la testo lo capisco ma il cuore fa fatica. Fatica a lasciare il sogno e vedere la realtà.
Veramente vorrei lasciare, lasciarmi andare incontro alla vera libertà perché è chiaro e lampante che fino a quando non riesco a fare questo rimango qui nel dolore ed anche nell'umiliazione di essere una mendicante.
Giò

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