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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 6-7-8-9  - anno 3° - Giugno-Luglio-Agosto-Settembre 2005

PAGINA 8   egofilosofia

  "L'uomo si crede savio quando la sua pazzia sonnecchia"   
Denis Diderot

Aristotele

Aristotele 

Aristotele visse in Grecia nel 380 a.C. 
Dopo la morte del padre Nicomaco, che era medico e amico del Re di Macedonia Aminta II, si stabilì ad Atene e frequentò per vent'anni l'Accademia di Platone. 
Alla morte del maestro (347), si allontanò da Atene, dove i partigiani della Macedonia erano malvisti, e si recò ad Asso nella Troade.
Nel 343-342 fu chiamato alla corte macedone da Filippo II come precettore del figlio Alessandro Magno. 
Su questo grande filosofo Diogene Laerzio scrisse molte considerazioni. 
Ecco le più simpatiche. 
Un giorno gli fu domandato quale vantaggio ricevano i mentitori ed Aristotele rispose: "
Quello di non essere creduti, quando dicono la verità". 
Interrogato su che cosa invecchi presto, rispondeva: "
La gratitudine". 
Gli fu chiesto che cosa sia la speranza e la sua risposta fu: "
Sogno di un uomo sveglio".
A chi gli chiese perché conversiamo molto tempo con le persone belle, rispose: "
È la domanda di un cieco".
Ad un cicalone che gli aveva versato addosso un fiume di parole e che gli chiedeva se le sue ciance lo avessero offeso, rispose: "
Niente affatto, per Zeus! Mentre parlavi, pensavo ad altro".

 

 

 

 

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